Si ha uno spasmo ipnico quando si ha la sensazione di cadere mentre dormiamo.

Più del 70 percento della popolazione ha vissuto almeno una volta quello che si vede nella gif.

Questo atto riflesso si chiama mioclono (mio “muscolo” e klónos, “scossa”) del sonno o spasmo ipnico.

Di che si tratta? Gli spasmi mioclonici notturni sono movimenti bruschi, brevi e involontari che si producono nella fase iniziale del sonno, cioè nel momento esatto in cui passiamo dalla veglia al sonno. E’ un fenomeno normalissimo che capita alla maggior parte delle persone soprattutto in periodi di stress oppure quando si ha una cattiva qualità del sonno. (http://bit.ly/1M7zaxb)

Anche il singhiozzo, causato dalla contrazione del diaframma è un tipo di spasmo mioclonico, sono spasmi benigni che si verificano in persone con un buono stato di salute.

Dal punto di vista fisiologico accade che la frequenza della respirazione cala notevolmente mentre ci addormentiamo, questo viene interpretato dal cervello come un segnale di pericolo che ci procura un risveglio improvviso. Durante la prima fase del sonno, il cervello invia ai muscoli un segnale di rilassamento, se questo segnale viene frainteso procura degli spasmi che danno la tipica sensazione di precipitare.

In campo scientifico non c’è accordo sull’origine di questi movimenti. Alcune teorie indicano che mentre dormiamo, il cervello interpreta erroneamente il rilassamento dei muscoli con la sensazione di cedere, di conseguenza invia ai muscoli dei segnali di attività e movimento che ci fanno svegliare.

Ma cos’è che ci fa spaventare? La risposta può stare nel fatto che, per migliaia di anni, i nostri antenati primati dormivano sugli alberi e questo riflesso li proteggeva dalle cadute accidentali mentre dormivano: cadendo avrebbero potuto ferirsi o essere sentiti dai predatori. Sicuramente con un risveglio improvviso si salvavano da una morte sicura. (http://bit.ly/1M7zex5)