Mi è capitato spesso di essere stata contattata da persone diverse rispetto al destinatario della cura: figli per i genitori, mogli per i mariti, genitori per i figli adulti.

È molto importante, nel momento in cui si decide di rivolgersi ad uno psicologo, poter contattare direttamente il professionista senza far chiamare qualcun altro di famiglia.

I motivi sono molti e tutti finalizzati al benessere delle persone coinvolte.

  1. È importante assumersi la responsabilità della situazione. In questo modo lo psicologo ha una misura della consapevolezza del problema che ha il paziente e della sua motivazione per intraprendere un eventuale percorso.
  2. Attraverso il dialogo diretto, soprattutto telefonico, il professionista può rivolgere domande dirette e mirate per approfondire il problema, si possono prendere accordi su eventuali appuntamenti, suggerimenti o contatti con altri professionisti.
  3. Il contatto diretto è già un pre-colloquio in cui il professionista valuta la situazione.

Se a contattare il professionista è un familiare probabilmente quest’ultimo è molto preoccupato per  il suo congiunto, non sa in che modo aiutarlo o ha difficoltà a gestire una situazione divenuta complessa.

Di conseguenza “il destinatario della cura” si sentirà quasi costretto a fare un colloquio a cui non è realmente interessato o motivato se non per accontentare il familiare. Sprecando così l’opportunità di prendere coscienza e responsabilità della propria situazione.

Il contatto di altri toglie numerose informazioni utili alla presa in carico e al proseguimento del contatto.

Ovviamente per i bambini il caso è diverso, sarà uno dei genitori a prendere i contatti e fornire informazioni, con l’accordo dell’altro genitore.

Per gli adolescenti invece il discorso è simile agli adulti: dai 14 in su il minore può contattare direttamente il professionista che, in ogni caso, ha bisogno del consenso di ENTRAMBI i genitori per iniziare un percorso. Di conseguenza durante il primo incontro sarà richiesta la presenza di almeno uno dei genitori, meglio se entrambi.